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mercoledì 30 luglio 2014

I N T R I G H I !

La nuovissima Soap di 'indignarsi non basta'

Episodio 5 : Il Rottamatore


Sei e mezza di mattina di un Luglio piovoso.
Un sorriso biondo con un paio di ballerine rosse si aggira tra le macchine arrugginite di uno sfascio. Il sorriso segue un tortello in giacca azzurro elettrico e camicia bianca spalancata sul petto, affiancato a sua volta da una nuvola vacua di taffetà e un cipiglio imbronciato incorniciato da un cespuglio di capelli corvini (tinti).
"Matteo perché ci troviamo qui?" Domanda Sorriso.
"MariaElena, ho mai fatto qualcosa che tu possa ritenere sbagliato?" Risponde Tortello senza dare alcuna risposta alla domanda.
"Naturalmente no." Risponde per lei Vacuo taffetà.
Sorriso sorride senza dire niente mentre Cipiglio  rimane in silenzio.  
Per amore della verità bisogna ammettere come MariaElena non avesse tutti i torti ad esprimere perplessità: vi è una certa incongruenza tra la levità dei quattro personaggi e le pozzanghere di acqua oleosa sul terreno, la puzza acre del metallo in disfacimento  i colori sopraffatti dalla ruggine ed il cielo plumbeo.
"Ma non sarebbe stato meglio incontrarci in Senato, Matteo? Oltre tutto non ci capisco più niente. Cosa sta succedendo?"
"MariaElena tu non devi capire, devi solo sorridere."
"Certo Matteo" risponde pronta  Sorriso, sforzandosi di sorridere ancora di più.
"Ora cerco di spiegarti: noi, anzi io,  per bocca di Chiti, ho fatto un'offerta a Nichi affinché ritirasse tutti gli emendamenti che bloccano il radioso cammino della mia riforma..."
Al pronunciare del nome del leader di Sel il taffetà di Ivan viene percorso da un fremito di disgusto.
"Gli ho detto - prosegue il tortello - Voi ritirate gli emendamenti, così ce ne andiamo tutti in ferie e noi in cambio votiamo la riforma a settembre invece che l'otto agosto."
"Giusto!"
"Giusto!"
Esclamano ad una sol voce Sorriso e Vacuità mentre Cipiglio mantiene il suo imbronciato silenzio.
"E loro sai cosa hanno risposto? Hanno risposto di no! E sapete perché? Perché pretendono di discuterli i loro emendamenti. Pretendono di mettere in discussione la mia riforma!"
"No!"
"No!"
"Adesso dirò una parolaccia.... Ne fanno una questione di.... Preparatevi... Principio!"
"Oh!"
"Oh!"
"Hisssssss" Sibila Cipiglio, insofferente di fronte a tanta volgarità.
"In realtà stanno facendo un gioco pericolosissimo....."
Puntualizza Tortello
"Quale Matteo?"
"Vogliono far credere di agire in nome di un ideale. E non c'è nulla di più pericoloso degli ideali e delle persone che agiscono in loro nome!"
"Eh?"
"Uh?" Chiedono perplessi Sorriso e Vacuità: non ci capiscono molto, ma quanto suona intelligente Matteo quando fa discorsi complicati.
Neanche Cipiglio capisce niente ma continua a nascondersi dietro la sua aria di computa severità.         
"Ma io so come distruggerli. Ho imparato dal migliore, dal più grande maestro di tutti i tempi."
"Chi?"
"Chi?"
"Da Silvio, ovviamente! Quando qualcuno prova a manifestare un'ideale io lo faccio precipitare a terra, accusandolo di agire in nome di sentimenti più bassi; perché il popolino ignorante, capisce di più cose come avidità, invidia, egoismo, avarizia, pigrizia, piuttosto che - il tono divenne sprezzante - Ideali"
"Oooh!"
"Oooh!"
"Quindi cosa ho detto? Ho detto che Nichi ed i suoi accoliti agiscono così solo per mantenersi attaccati alle poltrone del senato; il che è una cosa che capiscono tutti e in cui tutti si possono ritrovare." Dice Matteo compiaciuto.
"Rottamare gli ideali, Immiserirli. Questa è la tattica! Grazie Silvio! Avrò modo di esprimere la mia gratitudine. Analogamente chi ci critica deve essere qualificato come uno iettatore, un   'gufo' o un professorone, o uno scansafatiche che non vuole cambiare nulla. Perché si tratta di categorie cui, secondo i luoghi comuni più beceri, è istintivo per il popolo addossare le colpe di tutti i loro problemi."
"Ma cosa devo fare io Matteo?" Chiede MariaElena per ricondurre il discorso a un terreno a lei più comprensibile.
"Il tuo lavoro: continuare a sorridere. Ed ora..."
Batte un paio di volte le mani grassocce. 
"Ora via! Via! che ho da fare."
All'ordine del Rapido Leader Sorriso e Vacuità si dissolvono in una nuvoletta rosa alla lavanda.
Ma Cipiglio rimane, immobile.
Tortello guarda la Regina di Picche con un'aria tra lo stupito - non è abituato a vedere i propri ordini non rispettati  - e l'incuriosito.
E sotto il suo sguardo si produce un prodigio che ha dello straordinario: Cipiglio si scioglie  e diventa Costernazione.  
"Ma perché tutti mi considerano antipatica?" miagola Costernazione con voce lamentosa.
Gli occhi di Tortello si spalancano: il fatto che anche l'algida  Mater Dolorosa della politica italiana possa provare sentimenti qualsivoglia intenerìsce il giovin signore.
"Non ne ho idea e francamente non mi interessa, Laura, ma un consiglio posso dartelo. Fai una commissione di esperti ed incaricala di curare la tua immagine. Sei il Presidente della Camera dei Deputati, no? Puoi farlo tutto a sue spese."  
"Hisssssssssss" Sibila inviperita trasformandosi nuovamente in Cipiglio.
"Non sono il Presidente della Camera dei deputati! Sono la Presidenta (DONNA) della camera dei deputati e delle deputatesse (FEMMINE). La lotta alle discriminazioni di genere è la mia missione, la cosa più importante di tutte."
"Ecco, brava, continua a fare questo, che al resto ci penso io. Ed ora Sciò!. Via!"
E Laura Cipiglio  finalmente si dissolve in una nuvole bituminosa.

Matteo rimane solo nello sfascio in mezzo ai rottami arrugginiti. Si guarda intorno con fare circospetto ed con un tono meno imperioso del solito dice:
"Ci sei?"
A chi si stava rivolgendo?

Continua

       

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