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martedì 24 dicembre 2013

DOVEROSI AUGURI

 

 

DOVEROSI AUGURI


Cosa auguro: 

che si possa condividere qualcosa con colui e/o coloro cui si vuole bene

A chi non lo auguro:

  1. Ad Enrico Letta, in quanto esponente di una classe dirigente tanto tronfia quanto colpevole che si riempie la bocca di parole tanto vuote di sostanza quanto offensive per chi è in difficoltà
  2. A tutti quegli italiani convinti che la scorciatoia sia la strada migliore per ottenere ciò cui pensano di avere diritto senza dover sottostare a quei doveri che sono il naturale contraltare di qualunque ditritto. A questi italiani colpevoli non meno della classe dirigente che li esprime posso solo augurare che in virtù di qualche miracolosa illuminaziione riescano a capire che questo atteggiamento finirà per danneggiare anche loro stessi  

A chi lo auguro:

  1. A chi è solo
  2. A chi lotta senza rinunciare ai propri valiori.
  3. Ai deboli consapevoli di esserlo
  4. Ai forti capaci di aiutare chi ha bisogno.
  5. A tutti quelli cui voglio bene.


mercoledì 18 dicembre 2013

IL MEGLIO DELL'IMPRENDITORIA DI SINISTRA HA PARLATO!!

Già altre volte ho parlato di ipocrisia perché è qualcosa che non riesco a tollerare. Per estensione non riesco a tollerare neanche chi di tale difetto si ammanta e il manto di cui l'HUFFINGTON POST si drappeggia è di fattura e dimensione immensa. Inizialmente non sopportavo il direttore, Lucia Annunziata, la quale mentre svolgeva egregiamente il mestiere di giornalista è stata stipendiata da una multinazionale di non secondaria importanza. Forse esagero, ma da quando tale circostanza è stata rilevata da parte del Movimento 5 Stelle, la testata ha accentuato il proprio attegiamento critico verso il movimento di Grillo.
Lo ha fatto, tra l'altro,  in modo talvolta risibile, con titoli completamente svincolati dal contenuto dell'articolo,  degno più di giornali nazional popolari che di una testata che dovrebbe esprimere il meglio di quella galassia intellettuale che forma il nerbo della sinistra italiana ( forse anche l'unica sostanza).
Da un paio di mesi tuttavia compaiono anche articoli firmati da Carlo deBenedetti. Sì, proprio lui, il meglio dell'imprenditoria Italiana, colui che prese il controllo dell'Olivetti e la fece fallire. L'Ing. Debenedetti è proprietario della CIR e la CIR controlla il gruppo editoriale espresso.
Ora, a parte i suoi discutibili trascorsi come uomo d'affari, perché si prende tanto disturbo a sentenziare sulla sua testata attraverso articoli tanto corposi quanto privi di sostanza?
L'ultimo articolo, in realtà ha una sostanza ed esprime, tanto per cambiare  un messaggio impido: l'appoggio incondizionato a provvedimenti che mirino in qualche modo a tassare i giganti del web, rei di fare pubblicità in italia. Forse ha ragione. Google, fa pubblicità ( e profitti ) in Italia senza versare una lira di tasse; ma il fatto che a dirlo sia proprio lui, titolare di un plateale conflitto di interessi svuota il messaggio ella sua valenza. Un avvertimento neanche troppo velato a Renzi, reo di aver assunto un atteggiamento di maggior prudenza verso questa tematica.
Quanto non mi piace questa sinistra!

martedì 17 dicembre 2013

Lettera aperta allo STIMATISSIMO P.d.R.

Lettera aperta allo STIMATISSIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, circa un presunto presupposto non condivisibile


Eccellente  P.d.R. Giorgio Napolitano (spero di non omettere alcun titolo e non incorrere nel reato di vilipendio) noto come lei insista  sulla necessità (condivisibile) di produrre  profonde riforme di sistema usando le proprie dimissioni come ...... Ricat...... Ma cosa dico...... Pungolo.
Mi permetto di immaginare che il presupposto da cui Lei, Esimio Presidente,  parte è che le istituzioni rappresentative cui toccherebbe fare queste riforme siano in grado di farle.  
Mi rammarico immensamente,  questo presupposto non lo condivido: reputo, infatti, la stragrande maggioranza dei parlamentari assolutamente non all'altezza di questo compito; di esempi ve ne sono a profusione:
  1. l'annuncio ridicolo della soppressione del finanziamento ai partiti a partire dal.... 2017
  2. la sanatoria per i concessionari  delle spiagge demaniali
  3. l'assoluzione da parte di letta del comportamento della boldrini riguardo al volo di stato assieme al suo compagno. (non essendoci rischio di vilipendio, ometto per entrambi l'uso della lettera maiuscola)
  4. La ministro della giustizia kancellieri
Non esiste nel comportamento di costoro e dello stesso presidente del consiglio (lettera minuscola per la medesima ragione di cui sopra) nulla che riesca a suscitare qualsivoglia afflato di stima verso questo governo e verso gli uomini che lo appoggiano.
Per cui, Sig. Meraviglioso Presidente della Repubblica Italiana, pur confermando tutta la stima ed il rispetto che suono obbligato a tributarle, dissento con garbata  fermezza riguardo alle posizioni che Lei  (maiuscolo per rischio vilipendio) con altrettanta decisa e maschia fermezza prosegue nel mantenere. 

Sui firma suo rispettosissimo suddito
Ecc. ecc.

mercoledì 11 dicembre 2013

FORCONI E CONSIDERAZIONI

Probabilmente mi pentirò di quello che sto per scrivere.
Però non riesco a considerare con paura le manifestazioni dei così detti "Forconi".
Mi fa più paura l'indifferenza che per troppo tempo ha dato carta bianca  ad una classe dirigente incompetente,  disonesta e, molto spesso, in mala fede.
Leggo articoli sdegnati contro l'attacco a sedi sindacali, denunciato dalla CGIL: un attacco alla democrazia, dichiarano molti giornalisti cui fanno eco le dichiarazioni di molti bloggher. Come se il maggiore sindacato italiano sia il baluardo della democrazia. Se baluardo è  a mio modo di vedere, lo è solo in nome di una democrazia parolaia ed ineffettiva, invocata più per mantenere inalterate certe posizioni  che per facilitare la partecipazione effettiva della gente. Anche attraverso l'educazione. Anche nel sindacato, l'impressione è che gli interessi generali siano stati scambiati per gli interessi di pochi, e che questi pochi siano coincidano con lo stesso apparato  che li governa. Stesso discorso vale per tutte le istituzioni democratiche, il parlamento prima fra tutte. Ma non perché il parlamento sia di per sé antidemocratico, (tutt'altro) ma perché sembra che chi ne occupa i seggi ne invochi la  sacralità  solo per mantenere i propri privilegi; sono quindi i parlamentari stessi, semmai, i principali artefici dell'impoverimento della valenza democratica di questa istituzione.  
In sostanza, le urla di sdegno mi suonano vuote ed ipocrite perché sembrano provenire da una classe dirigente vuota, ipocrita e fattualmente discreditata.
Detto questo è doveroso aggiungere un'altra osservazione.
Credo che questa classe  dirigente sia  il frutto di una certa mentalità strabica sbilanciata esclusivamente sui diritti piuttosto che sui doveri. Non vorrei quindi che queste manifestazioni si riducano ad una mera protesta distruttiva, volta solo a chiedere senza che nessuno si ponga il problema: cosa posso fare io per migliorare le cose? E' una frase di Kennedy, meravigliosamente passata di moda.

Questo blog si intitola indignarsi senza adeguarsi; queste manifestazioni indicano indignazione; indicano malessere; segnalano come un certo stato di cose non venga più tollerato. In questo senso le vedo con sollievo, le considero come un utile pungolo, verso gli incapaci che ci governano affinché si ritirino di buon ordine lasciando spazio a forze nuove (nessun riferimento - per carità - agli schifosi fascisti).  
Senza  mai dimenticare che gli incapaci al governo sono il prodotto della società che ha permesso loro di governare.

lunedì 2 dicembre 2013

INTERNET ED IL LOOP DELLA REALTA'

IL NUOVO MEDIO EVO 
sto qua seduto di fronte ad una tastiera ed uno schermo. Di fronte a me una nullità preme tasti con computa serietà producendo un rumore assimilabile ad un ruscello di dati: la tastiera è la sorgente, il mondo virtuale dietro lo schermo è il mare in cui si perde.
A fianco a me la collega "mogliedi" ripete: "non si può andare avanti così." Ma non preme alcun tasto: sta a fissare lo schermo e sembra autistica.
In che mondo vivo?
Bella domanda.
Alla realtà  classica, quella che tradizionalmente  percepiamo attraverso i nostri sensi si sovrappone la realtà mediata prodotta dai miliardi di persone che come me ed il mio collega, la stanno alimentando attraverso le proprie tastiere o touch screen.  Questa meta realtà è nei fatti la rappresentazione del mondo mediata da miliardi di individui come me ma diversi da me; è la straordinaria somme di miliardi di percezioni soggettive che finiscono per produrre una visione che viene presa per oggettiva quando oggettiva non lo è per nulla; anche perché di questa meta realtà noi finiamo per filtrare solo quello che ci suggerisce l'indole o l'umore del momento finendo così per scollarci dalla realtà e farci perdere in mille visioni tutte possibili e spesso conflittuali.  Non so più nè dove vivo nè cosa succede se vado verso il precipizio o se vivo in un mondo che naviga come sempre attraverso la storia. Ciò causa angoscia e spinge a voltarsi dall'altra parte e tornare nel  piccolo mondo che posso percepire di prima mano, le persone che frequanto e i posti dove vivo. Un nuovo medio evo in cui l'informazione globale ha decretato la morte dell'informazione stessa.